Temperatura dell’aria: essenziale per fare previsioni sulla produzione e ottimizzare le condizioni di crescita.
Umidità Relativa dell’aria: necessario per favorire la traspirazione delle piante ed evitare i danni associati.
Temperatura del terreno/substrato: utile per schedulare correttamente semina, travasi, irrigazione, …
Umidità del terreno: vitale per distribuire opportunamente l’acqua azzerando sprechi ed eccessi.
Elettroconducibilità: per evitare sprechi nell’uso di fertilizzante, usandolo solo quanto e dove serve.
pH: per identificare l’acidità del suolo/substrato, il suo contenuto nutritivo, quello batterico e la tossicità.
Diametro del fusto: le microvariazioni dello stelo sono indice di crescita, ma anche di eccessi di irrigazione.
Peso: utile per avere indicazioni su crescita in biomassa, resa del raccolto, quantità di drenato, irriguo, …
CO2: in agricoltura protetta monitorare la CO2 permette di ottimizzare la fotosintesi evitando gli eccessi.
PAR/Luminosità: permette di prevedere la resa del raccolto, oltre che forma, colore, struttura delle piante.